PARAMETRI
FISICI |
·
Peso specifico: è il peso espresso in chilogrammi
per un decimetro cubo di una sostanza. Permette di calcolare il
volume di una merce conoscendone il peso o viceversa;
·
sottotitolo di una merce: è utilizzato nei prodotti in
miscela. Indica, generalmente, la quantità di prodotto pregiato
contenuta nella merce;
·
pH: è la misura dell’acidità di una
soluzione acquosa. Se il ph vale 7, sarà una soluzione neutra;
minore, acida; maggiore, basica.
|
CLASSIFICAZIONI
DELLE MERCI |
·
Merci naturali: sono prodotte dalla natura e utilizzate
come tali o con modificazioni solo meccaniche (ad esempio la carta);
·
merci artificiali: sono prodotti naturali modificati attraverso
processi chimici (ad esempio i fogli acetato per lavagne luminose);
·
merci sintetiche: sono prodotti, generalmente, non presenti
in natura, comunque, ottenuti unendo tra loro due o più sostanze
diverse attraverso reazioni chimiche (ad esempio: materie plastiche
sintetiche).
|
CARATTERI
DELLE MERCI |
·
Caratteri morfologici: definiscono l’aspetto esterno;
·
caratteri organolettici: sono rilevati direttamente dai
nostri sensi. E’ con essi che il commerciante sceglie i prodotti,
si accorge delle alterazioni e d’eventuali tentativi di frode;
·
caratteri fisici, chimici, biologici: sono caratteri che,
a differenza dei precedenti si possono misurare.
E’
per questo motivo che sono utilizzati ogni qual volta servano risposte
sicure su una merce, ad esempio: quando ci sia il sospetto di una
frode.
Tra
i caratteri fisici rientra il peso specifico, il punto di fusione.
Tra
i caratteri chimici il pH, l’infiammabilità.
Tra
i caratteri biologici la tossicità.
|
ALTERAZIONI |
I
caratteri di una merce possono subire delle modificazioni in senso
negativo, ad esempio: la carta conservata in ambiente umido ammuffisce.
In questo caso il prodotto si dirà alterato. Le
principali cause che determinano le alterazioni sono:
·
Luce, ad esempio: sbiadisce i colori e riscalda;
·
Caldo, ad esempio: deforma gli oggetti di plastica;
·
Umidità, ad esempio: favorisce la formazione di
muffe;
·
Gelo, ad esempio: danneggia alcuni collanti;
Questi
aspetti devono essere presi in considerazione, sia nell’organizzare
il negozio e le vetrine, ma anche e soprattutto per la scelta e
l’allestimento del magazzino.
|
LA
CARTA |
L’umanità
si è esercitata nell’arte dello scrivere su molti supporti,
tra cui le cortecce degli alberi, le foglie di piante grasse, le
tavolette di vari materiali come l’argilla, il legno, il bronzo,
la cera.
Prima
nell’antico Egitto, poi in tutto il Mediterraneo, si utilizzarono
fogli di papiro, costruiti intrecciando tra loro strisce di corteccia
delle piante omonime. Successivamente fu realizzata la pergamena
ottenuta conciando appositamente pelli di pecore.
La
pergamena è rimasta il supporto preferito fin tanto che la
scrittura fu eseguita a mano. Solo verso il 1400 con il perfezionamento
delle tecniche di produzione e soprattutto con l’avvento della
stampa, la carta prese ad avere l’importanza che ora le è
universalmente riconosciuta.
|
LE
MATERIE PRIME NELLA PRODUZIONE DELLA CARTA |
a) PASTE DI CELLUSA
La carta si forma feltrando, cioè
intrecciando tra loro le fibre di cellulosa. Poiché tutti
i vegetali sono costituiti da cellulosa più o meno pura,
ciascuno di essi potrebbe servire da materia prima per la produzione
della carta. In effetti, si utilizzano alcuni legni (conifere, pioppi),
la paglia e le fibre tessili vegetali (stracci e cascami). In relazioni
alle diverse materie prime ed al diverso processo industriale si
possono ottenere le seguenti paste di cellulosa:
· Pastalegno. E’ ottenuta per
sfibramento di tronchi. Ha una resa elevata (90%) ma poiché
è costituita da cellulosa impura darà vita ad una
carta poco resistente, però molto utilizzata perché
a basso costo e con buone caratteristiche di stampabilità.
Serve per giornali, quaderni, imballaggi.
· Pasta chimica o cellulosa. E’
ottenuta con processi chimici, capaci di separare la cellulosa dagli
altri componenti del legno. Ha una resa bassa (50%) e un costo elevato,
ma darà vita ad una carta fine e molto resistente.
· Pasta semichimica. E’ ottenuta
combinando i precedenti processi produttivi. In pratica è
una pastalegno arricchita di cellulosa. La carta ottenuta avrà
le caratteristiche intermedie tra le due precedenti.
· Pasta di stracci. E’ ottenuta
utilizzando stracci e cascami di fibre tessili vegetali. La cellulosa
ricavata da queste materie prime sarà molto pura ed a fibra
lunga. Ne deriverà una carta molto resistente e pregiata
(carta-moneta).
b) SOSTANZE DI CARICA
Hanno varie funzioni, tra cui quella di rendere
i fogli opachi, lisci e pesanti.
Sono utilizzate varie sostanze come: caolino,
biossido di titanio, talco e carbonato di calcio.
c) COLLE
Hanno lo scopo di rendere la carta resistente
ai liquidi (esempio carta oleata) o di evitare che l’inchiostro
si spanda (carta da stampa o da scrittura).
Si utilizzano gelatine, resine naturali e
sintetiche.
Possono essere aggiunte nell’impasto
o stese durante l’essiccazione.
|
Commercializzazione della carta |
Le classificazioni commerciali della carta tengono
conto di diversi fattori, tra i quali: la rismatura, i formati,
le qualità, gli usi.
a) LA RISMATURA
Le forniture di carta hanno come base di contrattazione la risma,
che è formata da:
· 500 fogli “stesi” di grande formato destinati
alla stampa o per fotocopiatori;
· 400 fogli ”allestiti” di piccolo formato d’uso
comune, ad esempio i fogli di
protocollo, per dattilografia eccetera.
NOTA Per comodità d’uso o di trasporto, le risme
da 500 fogli possono essere suddivise in pacchi da 250 o 125, 100,
50. Mentre le risme da 400, si suddividono in pacchi da 200 fogli.
b) I FORMATI
La carta è offerta in molti formati tra cui:
· Protocollo (cm 21x31);
· commerciale (cm 22x28);
· quartina o memorandum (cm14x22).
· realone o elefante (cm 70x100);
· doppio elefante (carta da imballo) (cm 100x140).
In Italia nel 1939 sono state introdotte le norme UNI, con il fine
di razionalizzare i formati di produzione della carta.
Ciò, con notevole vantaggio economico per i produttori,
per gli utilizzatori e anche per l’economia nazionale.
I formati UNI si suddividono in tre serie distinte dalle lettere
A-B-C.
La serie normalmente usata è la A, le altre serie sono generalmente
destinate alla cartotecnica.
Ogni serie è tale che i formati minori si ottengono dimezzando
il formato maggiore. Ecco i formati base:
AO: cm 84,1x118,9
BO: cm 100 x141,4
CO: cm 91,7x129,7
Il formato AO ha la superficie di un metro quadrato.
Nella designazione dei formati minori, il numero indica quante
volte il formato base AO deve essere dimezzato per ottenere quel
formato.
A1 cm 59,4x84,1 A5 cm 14,8x21,0
A2 cm 42,0x59,4 A6 cm 10,5x14,8
A3 cm 29,7x42,0 A7 cm 7,4x10,5
A4 cm 21,0x29,7
Il formato A4 cm 21x29,7 è il più utilizzato negli
uffici e nella corrispondenza in genere.
c) GRAMMATURA
E’ il peso in grammi di un metro quadro di carta:
· carta velina: da 8 a 30 gr/mq;
· carta comune: da 30 a 150 gr/mq;
· cartoncino: da 150 a 400 gr/mq;
· cartone: oltre 400 gr/mq.
d) QUALITA’
La carta può essere classificata di “prima scelta”
o, se presenta lievi difetti, di “seconda scelta”.
Gli ordinativi di carte speciali, sono obbligati ad accettare anche
parte della seconda scelta (ad esempio, nella provincia di Milano,
il 10% sulla fornitura con riduzione del prezzo del 10%).
In relazione alle materie prime utilizzate e alle tecniche di lavorazione,
la carta si può classificare in:
· Carta finissima;
· carta fine;
· carta mezzo fine;
· carta ordinaria o andante.
e) USI
Rispetto agli usi a cui è destinata, la carta si può
classificare in:
· carta assorbente non collata, molto porosa, fatta con
materie pregiate;
· carta Bibbia e India molto sottili e opache, utilizzate
per libri con numero elevato di pagine ma di cui si voglia mantenere
un piccolo spessore;
· carta carbone patinata da un solo lato con patina d’inchiostro
trasferibile per elevata pressione (copie con macchine da scrivere);
· carta da ricalco come la precedente, ma con inchiostratura
grassa, trasferibile con lieve pressione (copie a mano);
· carta ciclostile liscia e resistente allo strappo;
· carta da parati è una carta collata, patinata e
stampata da un lato, generalmente
è anche goffrata;
· carta uso mano ha le caratteristiche simili alla carta
mano ma è prodotta a macchina;
· carta per fotocopiatura ha una grammatura di 80, è
leggermente satinata e dimensionalmente stabile;
· carta a lettura facilitata è utilizzata nelle stampanti
dei computer, presenta una serie di righe orizzontali di colore
diverso che facilitano la lettura dei tabulati;
I fogli sono dotati di un bordo laterale forato ed uniti nel senso
della lunghezza. Sia i bordi forati che i singoli fogli si possono
separare dal tabulato per la presenza di apposite fustellature;
· carta da imballo e’ ad elevata percentuale di cellulosa,
quindi molto resistente.
Ha varie grammature (40-60-80-100 gr/mq), tra cui la più
usata e’ la 80 gr/mq. Le più note sono:
- carta sealing è la carta da imballo marrone, può
essere fornita, in bobine o in fogli stesi da 100x140 (doppio elefante).
Appartiene al gruppo delle mille righe;
- carta kraft è una carta molto resistente e, rispetto alla
sealing, ha il vantaggio di poter essere prodotta con colorazione
molto chiara (biancastra), per cui è adatta anche per essere
stampata.
Tipi di carta
|
Uso |
Formato |
Grammatura
|
N. fogli
per risma |
Extra strong
(filigranata)
Vergatina
(vari colori)
Carbone
(nera)
Ricalco
(blu)
Protocollo
(bianco, righe,
quadretti,
uso bollo,
computisteria)
Ciclostile
Offset
Fotocopiatori
Blocchi note
(con pastalegno
e senza
pastalegno)
|
Battitura
Copia
a
Carbone
Ricalco
a
macchina
Ricalco
a
mano
Vario
|
UNI A/4
UNI A/4
UNI allungato
protocollo
UNI allungato
protocollo
21x31
cm
piegato
UNI A/4
22x33 cm
UNI A/4
22x33 cm
UNI A/4
UNI A/3
21,5x33 cm
UNI A/4
UNI A/5
UNI A/6
|
60
30
-
-
70
70
70-80
80
80
80
60
60
60
|
400
400
100
100
200
400
400
500
500
500
|
|
ARTICOLI PER UFFICIO, DISEGNO
E SCOLASTICI |
a) CARTA
Negli uffici sono maggiormente utilizzati i seguenti tipi di carta:
Tipi di carta
|
Uso |
Formato |
Grammatura
|
N. fogli
per risma |
Extra strong
(filigranata)
Vergatina
(vari colori)
Carbone
(nera)
Ricalco
(blu)
Protocollo
(bianco, righe,
quadretti,
uso bollo,
computisteria)
Ciclostile
Offset
Fotocopiatori
Blocchi note
(con pastalegno
e senza
pastalegno)
|
Battitura
Copia
a
Carbone
Ricalco
a
macchina
Ricalco
a
mano
Vario
|
UNI A/4
UNI A/4
UNI allungato
protocollo
UNI allungato
protocollo
21x31
cm
piegato
UNI A/4
22x33 cm
UNI A/4
22x33 cm
UNI A/4
UNI A/3
21,5x33 cm
UNI A/4
UNI A/5
UNI A/6
|
60
30
-
-
70
70
70-80
80
80
80
60
60
60
|
400
400
100
100
200
400
400
500
500
500
|
b) BUSTE
Sono prodotte e vendute in molti formati tra cui:
· formato protocollo, mezzo foglio, quarto di foglio; tutte
con apertura sul lato più lungo;
· a sacchetto: con apertura sul lato più corto;
· formato americano (23x11 cm) nelle quali si può
inserire il foglio extra strong ripiegato in tre parti;
· buste normalizzate: le disposizioni dell’Amministrazione
postale definiscono normalizzate le buste con dimensioni che rientrano
nei seguenti limiti: minimo 9x14 cm, massimo 12x23,5 cm e con il
lato maggiore più lungo del minore moltiplicato per 1,4.
Le buste normalizzate, nei limiti di peso e di materiali, hanno
il vantaggio di poter essere spedite al prezzo della tariffa normale.
Per diminuire la trasparenza, la busta è generalmente patinata
o stampata all’interno (busta internografata).
Oppure può essere foderata con una velina colorata (busta
velinata).
In commercio si trovano sia le buste confezionate con i fogli (ad
esempio le “pochette” in 10 fogli 10 buste) o più
spesso sono vendute da sole in confezioni da 100 o più pezzi.
c) REGISTRI
Si possono dividere in:
· societari: costruiti legando tra loro fogli “uso
bollo” (25 righe e margini larghi).
I fogli sono numerati (esempio “libri soci”, registro
dei verbali del consiglio d’amministrazione, verbali dell’assemblea);
· contabili : costruiti con fogli divisi in varie colonne
di formati appropriati (esempio libro inventario, libro cassa, libro
mastro eccetera);
· Iva: sono conformi alle disposizioni ministeriali (esempio:
registro degli acquisti, registro dei corrispettivi eccetera).
d) RUBRICHE
Sono fogli legati tra loro ma suddivisi a gruppi in ordine alfabetico.
e) SCADENZARI
Sono come le rubriche ma suddivisi in ordine di tempo (mesi, giorni).
f) SCHEDARI
Sono fogli (schede) non legati tra loro divisi in ordine alfabetico
(o cronologico), contenuti in appositi contenitori.
Sono un esempio i seguenti: repertorio clienti, posta, cambiali
eccetera.
g) NASTRI ADESIVI
Sono prodotti in vari colori ed in vari materiali, per soddisfare
i più svariati usi, in particolare:
· nastri trasparenti (tipo scotch) utilizzabile per riparare;
· nastri invisibili (bianco latte) su cui si può
scrivere eventualmente cancellare.
Non viene riprodotto in fotocopia;
· nastri biadesivi possono sostituire la colla in molte
applicazioni;
· nastri in tela plastificata per bordare, rilegare e rinforzare;
· nastri adesivi porta appunti possono essere attaccati
a qualsiasi parete e poiché biadesivi, permettono di fissare
appunti, fotocopie e disegni anche di grandi dimensioni.
h) NASTRI PER MACCHINE DA SCRIVERE
Si suddividono in :
· normali: (13 mmx10 m) sono destinati alle macchine da
scrivere meccaniche
ed elettriche, sono prodotti in cotone (meno resistenti), nylon
e seta (i migliori);
· speciali: sono destinati alle macchine da scrivere elettriche
ed elettroniche,
sono di formato diverso, in relazione alle diverse marche.
A questo gruppo appartengono anche i nastri per calcolatrici e
per stampanti di computer.
i) CORRETTORI
Gli errori d battitura possono essere eliminati con gomme abrasive,
con
apposite vernicette bianche, con cartine di “carta da ricalco”
bianca.
Alcune macchine da scrivere utilizzano un nastro speciale.
In questo caso gli errori possono essere asportati attraverso speciali
cartine o con un apposito nastro correttore (tipo lift-off).
l) TIMBRI
Sono costruiti in gomma ed in metallo. I timbri in gomma usano
l’inchiostro senza olio, quelli in metallo con olio.
Sono inchiostrati utilizzando appositi “cuscinetti”,
disponibili in vari formati, ad
esempio:
Formato 0...........................................................................................cm
15 x 18
Formato 1...........................................................................................cm
9 x 16
Formato 2...........................................................................................cm
7 x 11
Formato 3...........................................................................................cm
5 x 7
m) COLLE
Sono liquide o in pasta, tra le quali, molto usata è la
confezione in stick; tra le liquide sono da ricordare le viniliche
(vinavil) che rimangono elastiche anche dopo
l’ essiccazione.
Sono presenti in commercio colle, che consentono il recupero del
documento incollato e che possono essere rimosse con una gomma.
n) CARTOTECNICA
E’ un’insieme di articoli destinati alla raccolta o
alla conservazione di corrispondenza, fatture, cambiali e tabulati
in genere.
Sono prodotti in cartoncino Kraft, prespan, fibrone o plastica.
Tra i più usati si possono ricordare:
- raccoglitore semplice (cartellina);
- raccoglitore a tre lembi con elastico;
- raccoglitore con meccanismo a pressione;
- raccoglitore a ganci;
- registratori o dossier con chiusura a bottone o con custodia
rigida;
- cartelle a scatola per l’archiviazione di tabulati continui
(del computer);
- cartelle firma.
|
Articoli scolastici e per il disegno |
a) QUADERNI
Sono costruiti, secondo le disposizioni ministeriali nel formato
15 x 20,5 cm.
Devono avere stampato, tra l’altro, il nome della cartiera
che li ha prodotti.
Sono disponibili in 5 rigature;
Rigatura |
Tipo
|
Classe
|
A
B
C
Q
7
|
Righe
Righe
Righe
Quadretti 5mm
Quadretti 4mm
|
1
e 2 elementare
3
elementare
4/5
elementare
1
e 2 elementare
3/4/5
e succ.
|
Le rilegature A e B hanno minore richiesta, per l’evoluzione
che ha subito la didattica nelle scuole elementari e perché
sono utilizzate solo in determinate classi.
Sono prodotti anche quaderni di formato doppio 30 x 20,5 cm (quadernoni),
nelle stesse rigature sopra elencate o particolari come:
· Computisteria: << quadrotti >> da 4 x 8 mm
· Ragioneria: rigati a sinistra con colonne quadrate a destra
(dare-avere)
b) CARTA PER DISEGNO
E’ allestita nei formati UNI, in vari tipi, tra cui i più
noti sono:
· Per la scuola: con grammatura bassa, è prodotta
nei vari tipi:
- liscia: per pastelli, china e pennarelli;
- ruvida: per pastelli, colori a pennello, carboncino, colori a
cera;
· per disegno tecnico: è più collata della
precedente ed ha una grammatura maggiore. E’ disponibile anch’essa
nei due tipi: liscio e ruvido;
· per usi artistici: è molto collata e prodotta con
pasta di stracci. E’ una carta molto
solida e resistente ai liquidi (inchiostri e colori).
c) CARTA DA LUCIDO
Appartiene al gruppo delle carte pergamene. E’ collata e
paraffinata, essendo poco assorbente, è idonea all’uso
con inchiostri (inchiostro di china).
E’ utilizzata per disegni tecnici, opere edili, progettazioni
grafiche di vario genere.
I disegni eseguiti su questa carta possono essere riprodotti in
eliografia.
E’ commercializzata in fogli stesi o in blocchi nei formati
UNI (A2 - A3 - A4).
Viene prodotta anche nei rotoli da 20 metri in varie altezze, ad
esempio:
cm 36 / 45 / 55 / 65 / 75 / 110 / 157
Alcuni formati sono disponibili anche con una bordatura che delimita
l’altezza del formato UNI corrispondente, ad esempio:
- il formato cm 36 x m 20 è bordato a cm 29,7 (A4);
- il formato cm 45 x m 20 è bordato a cm 42 (A2);
- il formato cm 65 x m 20 è bordato a cm 59,4 (A1).
d) CARTA MILLIMETRATA
Riporta una serie di rigature, di cui le più sottili formano
quadretti di 1 millimetro.
Viene prodotta sia su carta opaca che su carta da lucido, generalmente
in due colori (arancio/marrone – azzurro/bristo).
E’ disponibile in rotoli o blocchi nei formati UNI A3-A4.
e) TRASFERIBILI E RETINI
Sono disegni, lettere, numeri, simboli.
Possono essere “trasferiti” mediante la pressione di
uno stilo su qualsiasi superficie liscia.
Sono disponibili in una vastissima varietà di caratteri,
forme per gli usi più svariati.
Alcuni esempi tra i meno consueti sono:
- motivi architettonici;
- simboli matematici;
- simboli musicali;
- disegni di persone o animali stilizzati;
- retini a sfumare;
- retini per pavimentazione.
|
L’IMPRESA
COMMERCIALE
ALTRI ARTICOLI DI CARTOLERIA |
3.1 Colori
· matite pastello: si differenziano per la qualità
del legno( più o meno “temperabile”) e per il
tipo d’impasto.
Sono prodotti in una vasta gamma di colori (60 e più tonalità
diverse) e venduti sia singolarmente che in confezioni multiple
di 6 (12,18,24,30,36 colori).
Alcuni pastelli sono “acquerellabili”, cioè
si possono sfumare con un pennello inumidito.
Ne è prodotta anche una versione a mina grossa (tipo “matita-ombretto
per occhi”)
con colori coprenti.
· Pastelli a “cera” e “a olio” :assomigliano
a “candeline” lunghe cm 8-15 spesso ricoperte di velina
monolucida.
· Gessi e crete : sono simili nella forma alle precedenti
ma hanno un’impasto secco. Sono prodotti in molte tonalità
e offerte in confezioni multiple di 6.
· Pennarelli: hanno la punta in fibra. Sono prodotti con
inchiostri ad acqua non tossici, a volte lavabili, destinati all’impiego
scolastico.
Con inchiostro ad alcool o altri solventi, capaci di scrivere su
superfici non assorbenti (plastica , vetro, fogli trasparenti per
lavagne luminose eccetera).
Questi ultimi, se lasciati aperti, essicano facilmente.
Con inchiostro fluorescente (evidenziatori) e cancellabile per
lavagne.
La punta scrivente è realizzata in varie dimensioni, per
dare tratti più o meno larghi.
Sono disponibili in una vasta gamma di tonalità e commercializzati
in confezioni multiple di 6.
· Tempere, acquarelli, colori ad olio: sono colori “a
pennello”; le tempere e gli acquarelli sono solubili in acqua,
i colori in trementina (acqua ragia vegetale).
Le tempere ed i colori ad olio sono confezionati in tubetti mentre
gli acquarelli in pastiglie o flaconi.
Sono posti in commercio sia in confezione (6,12,18,24) che a contenitori
singoli.
· Pennelli : hanno costi molto diversi fra loro.
Si differenziano per il tipo di pelo utilizzato e per l’uso
a cui sono destinati.
Ad esempio:
- per acquarello: in martora, bue e sintetico;
- per olio e tempera: setola e sintetico;
- per hobby e scuola: setola, bue scuro e sintetico.
Generalmente i pennarelli da hobby e scolastici, hanno la ghiera
saldata.
Le diverse dimensioni del pennello sono classificate con numeri
posti sul manico.
Più alto è il numero, più largo è il
pennello (esempio 000 - 00 - ... - 1 - 2 - 3 - ... - 6 - 8 - ...
)
Sono prodotti pennelli, a punta tonda e a forma di spatola.
3.2 Penne
Si distinguono in:
· stilografiche: con pennino in vari metalli, terminate
con una goccia di iridio. La riserva di inchiostro può essere
a cartuccia o a stantuffo.
· a sfera: con sferetta scrivente. Possono utilizzare un
inchiostro “grasso” (comuni penne a sfere) o un’
inchiostro “liquido” (tipo le verdi Ball Pentel); in
questo caso sono più scorrevoli. Il ricambio della penna
a sfera è detto “refil”;
· a feltro: sono i comuni pennarelli “da scrittura”
con punta rinforzata e tratti più o meno sottili.
I colori più utilizzati sono in ordine il nero, il blu,
il rosso, e il verde;
· a china: sono penne che utilizzano l’inchiostro di
china (disponibile in 18 colori).
Tale inchiostro ha la tendenza a solidificare occludendo il pennino.
per evitare l’inconveniente, sono dotate di un sistema di
bloccaggio, che si mette in funzione scuotendo orizzontalmente la
penna.
Le penne a china sono disponibili in due serie, di cui una segue
le norme UNI, tuttora usata in Italia, l’altra le norme internazionali
ISO.
- serie UNI: larghezza del tratto 0,1 -0,2 -0,3 -0,4 -0,5 -0,6
-0,8 -1,0 -1,2 mm.
- serie ISO: larghezza del tratto 0,13 -0,18 -0,25 -0,35 -0,5 -0,7
-1,0 -1,4 -2,0 mm.
Le penne a china scrivono in posizione verticale. Per scritture
“a mano libera” e per utilizzo con il compasso, sono
disponibili appositi accessori.
|
ALTRI ARTICOLI DI CARTOLERIA |
3.3 Matite e porta-mine
Le matite sono composte da due parti: lo stelo e la mina (detta
anche lapis).
Lo stelo
E’ costruito con legni particolari, teneri e compatti che
non si sbriciolano nel temperamatite. Il legno utilizzato per le
matite da disegno è il cedro della California o il ginepro
da matite (ginepro abissino, ginepro della Virginia).
Per le matite meno pregiate sono utilizzati legni di qualità
inferiore come il tiglio e l’ontano.
La mina o lapis
E’ costituita da una miscela di grafite e argilla o altre
sostanze. Tanto è maggiore la percentuale di grafite tanto
è più morbida la matita.
Le matite scolastiche, costruite in legno meno pregiato, hanno
un numero meno limitato di gradazioni, generalmente dalla più
morbida 1 alla più dura 4.
La classificazione del grado di durezza delle matite da disegno
è designata con numeri o con numeri e lettere come indicato
nell’illustrazione.
Sono prodotte micro-mine (che non devono essere temperate), anche
colorate, in diversi diametri.
3.4 Righe e squadre
Sono prodotte in plastica comune, perpex, legno, lega d’alluminio,
acciaio inox.
Hanno un bordo centimetrato ed i rimanenti con un “gradino”
che permette di tracciare linee con le penne a china senza rischi
di sbavature.
Tra le righe, possiamo distinguere le seguenti:
· decimetro: di lunghezza 10 cm (righello);
· doppio decimetro: lunghezza 20 cm;
· riga propriamente detta: lunghezza 30, 40 ...80 cm (anche
fino a 200 cm);
· riga “T”: nella versione “fissa”
o goniometrica.
Tra le squadre possiamo distinguere:
· squadre a 45°, hanno tutti i lati uguali e corrispondono
alla metà di un quadrato
· squadre a 60°, hanno tutti i lati diversi e corrispondono
alla metà di un rettangolo.
3.5 Curvilinee
Sono utilizzati per tracciare linee curve. Sono prodotti, generalmente,
in plastica rigida (ne esistono anche di flessibili con anima in
piombo) con forme diversissime, adatte ai molteplici usi a cui sono
destinati.
Possono essere venduti singoli che in confezioni di più
pezzi, che prendono il nome di “serie” ad esempio:
· serie per curve stradali;
· serie per curve ferroviarie;
· serie Burmester, formata da tre pezzi, è la più
diffusa.
3.6 Maschere e Normografi
Servono per guidare la penna, nell’esecuzione di disegni,
numeri, lettere. I normografi hanno stampigliato un numero che rappresenta
l’altezza delle lettere (da 2 mm a 28 mm).
3.7 Goniometri
Servono per misurare gli angoli.
Possono essere a 360° (forma di cerchio) oppure a 180°
(forma di semicerchio).
3.8 Scalimetri
Sono righe, solitamente, con sezioni a forma di stella, con molti
bordi, ciascuno dei quali è centimetrato in modo tale da
poter ricavare le misure reali da un disegno fatto in scala.
3.9 Compassi
Sono di due tipi a seconda del tipo di apertura:
· apertura a frizione, è il compasso “normale”;
· apertura a vite, sono compassi precisi, che prendono il
nome di balaustrini, se hanno dimensioni grandi o normali e balaustrini
quelli più piccoli.
Tra i balaustrini ve ne è uno detto “a pompa”,
utilizzato per circonferenze molto piccole.
I compassi sono posti in vendita sia da soli che uniti ai balaustrini,
alle prolunghe eccetera in confezioni dette “compassiere”.
3.10 Temperamatite e affilamine
Sono prodotti sia nella versione fissa da tavolo che trasportabile
negli astucci, alcuni sono dotati anche del serbatoio raccoglitruccioli.
Possono avere frese o lame di ricambio.
3.11 Gomme
Sono utilizzate in gomma o in plastica, in mescola con cariche
più o meno abrasive in relazione al tipo di scrittura da
cancellare.
Per matite molto tenere, per il gesso, le crete, il carboncino,
si utilizza la
“gomma pane”.
3.12 Puntine da disegno
Servono per fissare il foglio al tavolo da disegno.
Le migliori hanno tre punte e, poiché aderiscono fortemente,
per toglierle è necessario utilizzare l’apposita levetta
contenuta nella scatola.
3.13 Fermagli
Sono prodotti in varie misure, indicate sulla scatola con numeri
da 1 a 6.
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